Avete mai sentito parlare del velo di Maya?
E' un concetto utilizzato anche dal filosofo Schopenhauer,per indicare tutto ciò che ci impedisce di accedere alla vera realtà,il noumeno. Un velo di apparenza, di falsità, che solo alcuni riescono ad attraversare.
Cosa c'è al di là del velo?
Restando fuori dai concetti filosofici ,potrei dire che dietro al velo si nascondono quelle dimensioni ignote all'uomo, come ad esempio l'astrale. Quelle stesse dimensioni dove vaga il corpo eterico quando sperimenta l'obe (out of body experience), la cui esplorazione conscia è prerogativa di chi conosce la realtà del mondo "sottile".
Questi sono i luoghi in cui si manifesta il pensiero o l'idea non appena viene creata, quindi si può affermare che il velo, oltre a mantenere l'illusione che la realtà sia solo quella tridimensionale che possiamo toccare, ci difende anche dagli spiacevoli incovenienti che si avrebbero se ognuno avesse il potere di manifestare il proprio pensiero all'istante.
Possiamo chiamare velo anche l'inconscio collettivo che unisce l'intera umanità rendendola prigioniera di idee predefinite. L'inconscio collettivo determina anche ciò che viene globalmente considerato possibile e ciò che non lo è. Qualsiasi fenomeno paranormale, passato al vaglio dell'incoscio collettivo diventa pressochè impossibile, ma non perchè lo sia, piuttosto perchè la maggioranza dell'umanità non è ancora in grado di sperimentarlo di persona.
A questo mi sento in dovere di aggiungere anche un dettaglio fondamentale: chi sta godendo dello status quo, ovvero di come le cose stanno andando sul nostro pianeta, fa di tutto affinchè la realtà non cambi. Se tutti all'improvviso diventassimo coscienti delle nostre immense facoltà creative, o anche solo consapevoli di quello che esiste oltre al velo, questa odierna schiavitù diventerebbe ingestibile. Ma il cambiamento è come un onda, parte da un punto preciso del mare creando altre piccole increspature finchè tutta la superficie ne risente.
Questo dimostra che ognuno, nel suo piccolo può fare qualcosa di utile. Nel momento stesso in cui io vedo qualcosa di diverso cambio le basi della mia realtà e pongo i presupposti affinchè cambi anche la vostra. E cosi via, in un continuo fluire, finchè tra i gorghi di questa gigantesca rete di pensieri, un giorno, spero non troppo lontano, emergerà la nuova realtà.